Compro oro giusto? come sceglierlo

lingottiMolti sono i motivi che possono spingere a vendere il proprio oro vecchio.

Che si tratti di necessità economica, del desiderio di avere denaro contante per altri scopi, oppure di monetizzare oggetti preziosi che non utilizziamo più, dobbiamo comunque informarci bene sul mondo dei compro oro, in modo da trarre il massimo profitto dalla vendita ed evitare spiacevoli sorprese.

Prima di tutto spieghiamo cosa sono i compro oro.

Questi sono degli esercenti autorizzati ad acquistare e vendere oro ed altri preziosi a soggetti privati.

Non possono invece vendere o produrre lingotti di oro puro, settore riservato ai cosiddetti banco metalli.

Per scegliere il negozio dove portare a vendere il nostro prezioso metallo, può essere utile fare un giro su internet, dove potremo anche controllare il prezzo aggiornato dell’oro ( il prezzo viene fissato due volte al giorno ).

Sul web potremo confrontare il prezzo offerto dai vari esercenti.

Quasi tutti i compro oro infatti si sono adeguati alle nuove tecnologie, e si trovano anche in rete, dove offrono un servizio gratuito di valutazione che ci permetterà di trovare la migliore quotazione per l’oro.

La maggior parte offre anche il comodo servizio blocca prezzo, che permette al cliente di fermare il prezzo offerto per un tempo di massimo 48 ore, senza impegnarlo alla vendita, mettendolo così al riparo da improvvisi sbalzi sfavorevoli del prezzo.

Una cosa sicuramente da fare prima di recarci in un negozio, sarà ovviamente quella di pesare a casa il nostro oro.

Anche se poi farà testo la pesatura effettuata presso il compratore, questa potrà darci un idea del peso e del valore.

Teniamo presente che, dato il prezzo attuale dell’oro, una differenza di un paio di grammi vorrebbe dire circa cinquanta euro in più o in meno.

Per pesare l’oro ci basterà una semplice bilancia digitale da cucina, con divisione ad un grammo, che probabilmente molti avranno in casa o che potremo facilmente trovare in prestito da parenti o amici.

Sempre per quanto riguarda il peso, una volta in negozio controlliamo che la bilancia usata per la pesatura finale rechi il bollino verde dell’ufficio pesi e misure.

Questo indica che la bilancia è stata correttamente tarata e controllata dall’apposito ufficio e quindi si può ritenere sicura.

Il negozio dovrà anche esporre tutte le autorizzazioni di polizia necessarie a svolgere la propria attività.

Un modo semplice per essere ragionevolmente sicuri che sia tutto in regola, è quello di affidarsi ai grandi marchi in franchising, questi offrono al cliente un duplice vantaggio.

Innanzitutto si occupano di controllare e garantire l’affidabilità dei loro affiliati, garantendo professionalità e competenza, infatti ne andrebbe della loro reputazione.

In secondo luogo solitamente possono poi rivendere in blocco l’oro raccolto dai loro numerosi affiliati.

Questo permetterà ad essi di spuntare un prezzo migliore e di conseguenza di poter allettare il cliente con una quotazione più alta.

Infatti la maggior parte dell’oro raccolto nei punti vendita viene poi rivenduto ai banco metalli, che ne faranno lingotti da investimento.

Solo una minima parte viene invece rivenduta ad altri privati.

Ricapitolando, dobbiamo per prima cosa pesare il nostro oro e magari conoscerne il titolo ( otto, sedici, diciotto carati; quest’ultimo è il più usato in gioielleria ); poi andremo su internet a trovare il commerciante che ci offre la quotazione più favorevole. Lo sceglieremo preferibilmente appartenete ad una grossa catena.

Con il servizio blocca prezzo ci aggiudicheremo la quotazione e solo a questo punto ci recheremo nel negozio a noi più vicino per concludere l’affare.

Una volta in negozio controlleremo che questo esponga tutte le autorizzazioni necessarie e che le bilance utilizzate siano marchiate con l’apposito bollino.

A questo punto il negoziante provvederà a pesare e saggiare i nostri gioielli, e potremo finalmente avere i nostri contanti.

Ultima cosa ma non meno importante, il negoziante dovrà sempre e obbligatoriamente rilasciare una ricevuta che contenga la descrizione, il peso, il titolo ed il corrispettivo in denaro degli oggetti da lui acquistati, pena salate multe sia per il compratore disonesto che per il cliente disattento.