Lo smeraldo verde, speranza di guadagnare?

Lo smeraldo verde è una delle gemme che più richiamano la natura, grazie al suo specifico colore acceso e pieno di vita: per questo motivo è molto utilizzato nella cristallo-terapia per ritrovare fiducia in se stessi e positività.

Oltre ad avere degli effetti benefici sulla psiche, si tratta di una pietra preziosa di valore che può fruttare un buon guadagno, l’importante è saper riconoscere e valutare le caratteristiche peculiari.

Lo smeraldo è una gemma antichissima, ricercata da oltre 4000 anni e di origini egizie.

Si narra, infatti, che fosse una delle pietre preziose più apprezzate dalla regina Cleopatra, l’ultimo storico faraone.

Scritti e documenti accertano che ne fosse talmente ossessionata da voler tempestare di smeraldi abiti, gioielli, corone, ma anche suppellettili e componenti di arredo.

Lo smeraldo ha un valore all’incirca 20 volte superiore al diamante ed è molto raro: ecco tutti i passaggi per valutare in maniera ottimale una gemma di questo tipo, in caso di compravendita o di stima.

1) Valutare la limpidezza, la dimensione e il taglio

Prima di tutto è importante constatare la presenza di inclusioni, cioè bolle di gas e cristalli che si sono sedimentati durante la formazione dello smeraldo stesso.

Un numero eccessivo di questi elementi diminuisce il valore della gemma in quanto la può rendere meno robusta e meno limpida.

Per quanto riguarda la dimensione della pietra preziosa, non è detto che il rapporto qualità – grandezza sia veritiero e attinente.

Meglio scegliere uno smeraldo più piccolo e contenuto, ma privo di inclusioni e più limpido, piuttosto che una gemma più estesa ma ricca di elementi estranei al suo interno.

Inoltre, è importante anche valutare il taglio della gemma che se eseguito ad arte ne valorizza colore e resistenza dagli urti quotidiani.

Il taglio ottimale di uno smeraldo è quello rettangolare, il cosiddetto step – cut.

2) Valutare il colore

Esistono differenti varietà di smeraldi, di diverso valore, e per questo motivo è importante saper riconoscere la tonalità di verde per valutarne anche il luogo di provenienza.

Ad esempio, gli smeraldi della Zambia sono caratterizzati da un colore verde/bluastro, mentre quelli della Colombia e del Brasile hanno un verde più chiaro.

È molto importante mettere a confronto anche il tono del verde dello smeraldo, cioè l’intensità del colore e la saturazione della luce.

In generale, gli smeraldi di colore verde medio/scuro sono ritenuti quelli di maggior valore sul mercato, mentre quelli verde puro o verde/blu sono molto rari e ricercati perché sono associati al celebre smeraldo Muzo nello stato della Colombia.

Gli smeraldi dal tono verde troppo vicino al giallo o al blu non sono considerati puri al 100%, quindi diminuiscono di valore.

Inoltre, è necessario valutare anche la saturazione della pietra preziosa, poiché uno smeraldo più chiaro e limpido, scevro di impurità, ha un valore maggiore di uno più scuro e ricco di inclusioni.

3) Affidarsi a persone competenti e specializzate

Dopo aver ricevuto qualche nozione base per capire il valore di uno smeraldo, è  opportuno  averne una stima precisa, rivolgendosi al proprio orefice di fiducia o ad un laboratorio specializzato nel settore, come la IGR Diamanti di Roma, che possa dare un’opinione affidabile.